Così fan tutte

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Settembre 2024
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La trama

Atto primo

In una bottega di caffè a Napoli siedono i due ufficiali dell'esercito Ferrando e Guglielmo, che vantano la fedeltà delle loro fidanzate, rispettivamente Dorabella e Fiordiligi, sorelle. Con loro vi è l'amico Don Alfonso, scapolo, il quale, dandosi come sempre arie da filosofo cinico, li contraddice affermando l'inesistenza della fedeltà femminile (dicendo che essa è come l'araba fenice, in quanto tutti dicono che esista ma nessuno sa dove sia) e sostenendo che le due innamorate, se solo si presentasse loro l'occasione, dimenticherebbero subito i loro fidanzati e passerebbero a nuovi amori. A seguito di questa dichiarazione, i due intendono sfidarlo a duello per difendere l'onore delle future spose. Don Alfonso, invece, lancia loro una scommessa dell'ingente valore di cento zecchini per provare ai due amici che le loro fidanzate non son diverse dalle altre donne (da cui il titolo): così, per un giorno, Ferrando e Guglielmo dovranno attenersi agli ordini di Don Alfonso.

 

Intanto, nel giardino della loro casa sul Golfo di Napoli, Fiordiligi e Dorabella contemplano sognanti i ritratti dei fidanzati, ma poi iniziano a preoccuparsi perché sono già le sei del pomeriggio e i due amanti non sono ancora venuti a far loro visita, come fanno di solito tutti i giorni. Ad arrivare è invece Don Alfonso, che reca loro una notizia terribile: i fidanzati sono stati convocati al fronte e devono partire all'istante. Sopraggiungono Ferrando e Guglielmo, che fingono anche loro di dover partire. La cameriera Despina, complice di Don Alfonso, espone alle sorelle le proprie idee circa la fedeltà maschile ed esorta Fiordiligi e Dorabella a "far all'amor come assassine": i fidanzati al fronte faranno altrettanto. Don Alfonso cerca l'aiuto di Despina, promettendole venti scudi se insieme riusciranno a far entrare nelle grazie delle sorelle due nuovi pretendenti. Questi ultimi non sono altro che gli stessi Ferrando e Guglielmo, che si ripresentano al loro cospetto ma travestiti da ufficiali albanesi. Le padrone irrompono furenti per la presenza degli sconosciuti, e i finti albanesi si dichiarano spasimanti delle due sorelle. Don Alfonso presenta gli ufficiali come suoi cari amici. Alle loro rinnovate e caricaturali profferte d'amore, Fiordiligi risponde che serberanno fedeltà agli amanti fino alla morte. Fiordiligi e Dorabella si ritirano. Don Alfonso si allontana con gli albanesi, che poco lontano fingono di bere dell'arsenico (in realtà bevono dell'acqua) volendosi suicidare per il dolore. Don Alfonso finge di andare in cerca di un medico e lascia i due uomini agonizzanti davanti alle esterrefatte sorelle, che iniziano a provare compassione. Arriva Despina travestita da medico, declamando frasi in un latino maccheronico, e fa rinvenire gli albanesi toccandoli con una calamita. I finti albanesi rinnovano le dichiarazioni di amore e abbracciano le donne. Despina e Don Alfonso guidano il gioco esortando le donne ad assecondare le richieste dei nuovi spasimanti resuscitati, i quali si comportano in modo molto passionale. Quando i due pretendono un bacio, Fiordiligi e Dorabella si indignano e rifiutano.

 

Atto secondo

Nella loro camera Fiordiligi e Dorabella vengono convinte da Despina a "divertirsi un poco, e non morire dalla malinconia", senza mancare di fede agli amanti, s'intende. Giocheranno, nessuno saprà niente, la gente penserà che gli albanesi che girano per casa siano spasimanti della cameriera. Resta solo da scegliere: Dorabella, che decide per prima, vuole Guglielmo, e Fiordiligi apprezza il fatto che le spetti il biondo Ferrando.

 

Nel giardino sul mare i due albanesi hanno organizzato una serenata alle dame, con i suonatori e i cantanti che arrivano in barca. Don Alfonso e Despina incoraggiano gli amanti e le donne a parlarsi e li lasciano soli. Fiordiligi e Ferrando si allontanano, suscitando la gelosia di Guglielmo, che offre un regalo a Dorabella e riesce a conquistarla. Fiordiligi è sconvolta perché sta capendo che il gioco si è mutato in realtà. Quando Ferrando si accomiata, ella ha un attimo di debolezza e vorrebbe richiamarlo, poi rivolge il pensiero al promesso sposo Guglielmo e si proclama a lui fedele. Questi è impacciato nel comunicare a Ferrando che Dorabella ha ceduto facilmente, ma, commentando l'infedeltà di Dorabella, è felice del fatto che Fiordiligi si sia dimostrata "la modestia in carne".

 

In casa, Dorabella esorta Fiordiligi a divertirsi. Fiordiligi decide di travestirsi da ufficiale e raggiungere il promesso sposo sul campo di battaglia: si fa portare delle vesti maschili, si guarda allo specchio e si rende conto che cambiare abito significa perdere la propria identità; immagina di trovarsi già sul posto e di essere riconosciuta da Guglielmo, ma Ferrando la interrompe, e chiede la sua mano, rivolgendosi a lei con parole che probabilmente Guglielmo non le ha mai detto. Guglielmo ha assistito al dialogo, è furente, e anche Ferrando prova odio per la sua ex fidanzata, ma Don Alfonso, che è riuscito a dimostrare quanto voleva, li esorta a finire la commedia con doppie nozze: una donna vale l'altra, meglio tenersi queste due "cornacchie spennacchiate". Don Alfonso chiarisce, inoltre, di non voler accusare le donne, anzi le scusa, dicendo che è colpa della natura umana se "così fan tutte".

 

Nella sala illuminata, con la tavola imbandita per gli sposi, Despina organizza i preparativi e il coro di servi e suonatori inneggia alle nuove coppie. Al momento del brindisi, Fiordiligi, Dorabella e Ferrando intonano un canone su un tema affettuoso, da musica da camera, mentre Guglielmo si mostra incapace di unirsi a loro e commenta: "Ah, bevessero del tossico / queste volpi senza onor!". Il notaio, che è ancora Despina travestita, fa firmare il finto contratto nuziale e, in quel momento, si ode un coro interno che intona "Bella vita militar!". Le sorelle rimangono impietrite: sono i due fidanzati che tornano. Nascosti gli albanesi in una stanza, le due donne si preparano ad accogliere Ferrando e Guglielmo che, continuando la finzione, fingono di insospettirsi quando scoprono il notaio e il contratto. Don Alfonso si giustifica: ha agito a fin di bene, per rendere più saggi gli sposi. Le coppie si ricompongono come in origine e tutti cantano la morale: "Fortunato l'uom che prende / ogni cosa pel buon verso, / e tra i casi e le vicende / da ragion guidar si fa".

Programma e cast

Cantato in italiano, con sopratitoli in francese e inglese

Durata approssimativa 3 ore

 

Ana Maria Labin | Fiordiligi
Angela Brower | Dorabella
James Ley | Ferrando
Leon Košavić | Guglielmo 
Miriam Albano | Despina
Alexandre Duhamel | Don Alfonso

 

Marc Minkowski | direzione

Les Musiciens du Louvre

Théâtre des Champs-Élysées

Il Palazzo
 

Il Théâtre des Champs -Elysées è senza dubbio uno dei più bei luoghi di Parigi . Costruito nel 1913 , ha la particolarità di essere stato progettato da un gruppo di artisti architetti Henry Van de Velde e Auguste Perret , il pittore e scultore Antoine Bourdelle , il pittore Maurice Denis , e il cristallo -René Lalique turistiche citare i principali . Egli fu il primo teatro parigino ad essere costruita interamente in cemento armato.
 

Restauro della Sala Grande dedicata a spettacoli di opera , concerti sinfonici e di danza è stata decisa nel 1985 . Due anni più tardi , il 23 settembre 1987, il teatro ha riaperto i battenti , completamente ristrutturato . Quindici anni dopo questo importante lavoro si è deciso di intraprendere una nuova campagna di ristrutturazione , ma per evitare la completa chiusura del teatro per l'intera stagione , il lavoro è ora effettuata dopo passo durante l'estate. Poi è di sostituire le attrezzature di invecchiamento, per porre rimedio a portare alcune parti del teatro e migliorare il comfort spettatore e gli artisti durante la loro visita . Così , negli ultimi anni, tra cui i lavori di ristrutturazione della facciata in marmo , sostituendo la moquette in camera con pavimenti in legno , l'installazione di un nuovo concerto in legno completamente decorata ad un significativo miglioramento della acustica, la buca dell'orchestra e lo stadio di seguito .
 

Il Théâtre des Champs - Elysées è oggi un moderno strumento di lavoro che riceve ogni anno circa 300.000 spettatori e un paio di migliaia di artisti e collaboratori .
 

Il Théâtre des Champs - Elysées , il gioiello dell'architettura francese del XX secolo , è stato nel 1953 uno dei primi edifici del patrimonio architettonico contemporaneo per essere classificati come monumenti storici . Dal 1970 la Caisse des Dépôts possiede l' intero edificio 15 avenue Montaigne e patrono principale del teatro .

 

Come raggiungerci: 
 
Metropolitana: Alma-Marceau (linea 9), Franklin D.Roosevelt (linea 1), Pont de l'Alma (linea RER C) 
Autobus: n ° 42, 63, 72, 80, 92 
Taxi: Place de l'Alma, all'angolo di avenue George V 
Parcheggio: Alma George V. L'ingresso è di fronte alla n ° 19, avenue George V 
Tasso fisso a seconda della lunghezza dello spettacolo. Il pagamento entrando.

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