Rusalka

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PreviousNovembre 2026
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Durata: 3h35 con 2 intervalli
Lingua: Ceco
Soprattitoli: Francese / Inglese

 

Apertura:
Prima parte: 60 minuti
Intervallo: 35 minuti
Seconda parte: 45 minuti
Intervallo: 20 minuti
Terza parte: 55 minuti
Fine

 

Descrizione:
Nata dalle fredde acque di un lago, la ninfa dell’acqua Rusalka sogna di diventare umana per amore del principe di cui si è innamorata. La strega che accetta di aiutarla la avverte che la trasformazione avrà un prezzo altissimo: non solo dovrà rinunciare alla sua voce, ma in caso di fallimento sarà condannata in eterno.

Ispirata in parte a La Sirenetta di Andersen, l’opera penultima di Antonín Dvořák, rappresentata per la prima volta a Praga nel 1901, incanta con una musica ammaliante e un’orchestrazione scintillante come la luna d’argento riflessa nell’acqua.

Robert Carsen realizza una messa in scena poetica e ricca di ingegno visivo: attraverso giochi di simmetrie e riflessi, evoca la duplice immagine dell’acqua e dello specchio dei sogni, rivelando il destino di una trasformazione innaturale.

 

Trama

Rusalka è uno dei lavori dello scrittore Jaroslav Kvapil giovane e poco conosciuto ai tempi della stesura dell'opera, poi molto celebrato nel teatro boemo. Tratta una fiaba di carattere sentimentale amoroso ambientata in una natura incantata e personaggi vicini alla tradizione popolare slava. Questo aspetto fu quello che colpì la sensibilità del compositore ceco nella scelta dell'opera l'indomani della fortunata Il diavolo e Caterina. La storia riprende parte della fiaba Undine del tedesco Friedrich de la Motte Fouqué, e de La sirenetta di Andersen.

 

Atto primo

Sulle sponde di un lago

Una notte nel lago di un bosco, chiamato dalle fate (Hou, hou, hou), lo Spirito delle acque emerge dai flutti per giocare assieme a loro. Appare l'ondina Rusalka, ninfa dei laghi e dei fiumi, la quale parlando con lo Spirito delle acque, suo padre, gli confessa il suo intento di prendere sembianze umane per tentare di sposare un principe del quale si è follemente innamorata. Dopo aver tentato invano di dissuaderla, lo spirito le indica la capanna della strega Jezibaba che può aiutarla. Rusalka rimane sola e prima di rivolgersi alla strega si augura che la luna preservi il sonno dell'amato (Mesícku na nebi hlubokém - "Inno alla luna").
Giunta alla capanna la strega accetta di compiere l'incantesimo, ma in cambio le chiede il suo vestito trasparente di ondina e stabilisce un patto: dovrà perdere la voce e subire una maledizione, nel caso in cui il principe dovesse tradirla, cioè che ella per l'eternità sia dannata a vagare in solitudine negli abissi e che anche il principe sia condannato. La strega prepara il filtro (Tedy pojd', honem pojd).
L'indomani all'alba il principe si trova a passare nei pressi del lago assieme ai suoi compagni preceduto dal canto di un cacciatore (Jel mlady lovec, jel a jel). D'un tratto si sente magicamente attratto dalle acque e stanco, così allontana i compagni di caccia invitandoli a tornare al castello. Da una capanna esce Rusalka e il giovane si trova presto sedotto dalla bellezza della ragazza (Vidino divná, presladká) la quale, muta, non può fare altro che gettarsi fra le braccia del principe. Anch'egli ormai innamorato la invita a seguirlo al palazzo.

 

Atto secondo

Il palazzo del principe

Fervono al castello i preparativi per le nozze del principe con la muta forestiera. Incuriosito, il guardacaccia chiede al garzone di cucina che cosa stia succedendo e se sia vera la notizia del matrimonio del principe con una misteriosa donna (Járku, járku, klouce milé). Avuta conferma della cosa i due si confidano che malvedono questa misteriosa forestiera in quanto venuta dal profondo del bosco dove vivono strane creature, così si augurano che la chiacchiera che una bella principessa straniera venuta per le nozze starebbe per conquistare il cuore dello sposo sia vera affinché non si comprometta inevitabilmente il destino del loro principe.
A palazzo la bella principessa brucia dall'invidia per questo amore e vuole conquistare il principe. Rusalka, triste in quanto avverte il cambiamento del suo amante a causa dell'avversaria, viene mandata a prepararsi per la festa. Approfittando di questo, la principessa straniera cerca di sedurre il principe.
Si arriva al ballo e tutto è festa tra danze e cori degli invitati, ma allo Spirito delle acque non sfugge la passione che sta per divampare fra il principe e l'invitata, così dispiaciuto emerge da una fontana ed avvisa Rusalka, (Stokrát bys byla clovekem) che affranta, così tanto da ritrovare la voce, si duole anch'ella con il proprio padre per l'imminente nefasto destino che la vede perdere il suo amore terreno e l'impossibilità di tornare tra gli affetti delle acque. Maledice la specie umana e riconosce come fossero stati giusti i consigli del padre.
Intanto il principe e la principessa straniera nel giardino del palazzo tessono un appassionato duetto d'amore. D'un tratto Rusalka, nell'estremo tentativo di recuperare il principe, si getta tra le braccia dell'amato che stava stringendo l'umana rivale, ma il principe, impaurito dal suo pallore e dalla sua freddezza, la respinge. A quel punto lo Spirito delle acque reagisce sdegnato contro i due giovani umani, minaccia il principe predicendogli che Rusalka e lui non si separeranno mai. Rusalka viene presa dal padre e portata con sé mentre il principe stordito chiede aiuto alla principessa straniera che invece si allontana con freddo sprezzo.

 

Terzo Atto

Sulle sponde di un lago

Rusalka è condannata ad errare per sempre perché è stata tradita dal principe. Così la giovane, alla luce delle sera, chiede alla strega un'altra possibilità (Mladosti své pozbavena). La strega Jezibaba sentenzia, porgendole un coltello, che la giovane potrà sfuggire alla sua condanna se ucciderà il suo amato, ma Rusalka rinuncia e si tuffa nel lago. Rusalka scompare tra le onde mentre compaiono sulla scena il guardacaccia e lo sguattero che vengono a consultare la strega per guarire il loro principe affetto da una misteriosa malattia, ma vengono messi in fuga dallo Spirito delle acque ancora in collera per quanto successo a Rusalka. Le fate festose (Mám, zlaté vlásky mám) non placano il dolore dello spirito di Rusalka. Il principe accorre al lago affranto dalle pene amorose e gli appare Rusalka che lo redarguisce amorevolmente per il suo tradimento. (Milácku, znás mne, znás?) Il principe implora il suo perdono e vuole baciarla, ma Rusalka lo avverte che si tratterà di un bacio mortale. Il principe accetta la sua sorte pur di morire nelle braccia della sua amata e trovare così finalmente pace.

Programma e cast

Opera in tre atti (1901)

 

Team creativo

Antonín Dvořák: Musica (1841‑1904)
Jaroslav Kvapil: Libretto
Kazushi Ōno: Direttore d'orchestra
Robert Carsen: Regia e luci
Michael Levine: Scenografia e costumi
Peter van Praet: Disegno luci
Philippe Giraudeau: Coreografia
Alessandro Di Stefano: Maestro del coro

 

Cast

Nicole Car: Rusalka
Sergei Skorokhodov: Il Principe
Ekaterina Gubanova: La Principessa Straniera
Alisa Kolosova: La Principessa Straniera (11, 20 maggio)
Dimitry Ivashchenko: Lo Spirito del Lago
Jamie Barton: Ježibaba
Florent Mbia: Il Guardiacaccia, il Cacciatore
Seray Pinar: Il Garzone di cucina
Margarita Polonskaya: Prima ninfa del bosco
Maria Warenberg: Seconda ninfa del bosco
Noa Beinart: Terza ninfa del bosco

Orchestra e Coro dell'Opéra national de Paris
Coproduzione Wiener Staatsoper, Vienna

Teatro dell`Opera Bastille Parigi

RM Europa Ticket GmbH è un rivenditore di biglietti ufficialmente accreditato dell'Opera National de Paris.

 

Numero dell'agenzia: 4848428

 

Opéra Bastille


Un grande teatro moderno
L'Opéra Bastille è il lavoro del canadese uruguaiano architetto Carlos Ott, che è stato scelto nel novembre 1983, dopo un concorso internazionale che ha attirato le voci da circa 1.700 architetti. Il teatro fu inaugurato il 13 luglio 1989.
La sua architettura è caratterizzata da facciate trasparenti e con l'uso di materiali identici per entrambi gli interni e gli esterni.
Con i suoi 2.700 posti a sedere acusticamente coerenti, le sue strutture, la sua unica scena paesaggio integrato, workshop costume e accessori, così come le sue numerose aree di lavoro e le sale prove, l'Opera Bastille è un grande teatro moderno.

Fase strutture

Buca dell'orchestra, mobile e regolabile, può essere coperto; al suo più grande può ospitare 130 musicisti
Lo stadio principale, 45 m di altezza, 30 m di larghezza, 25 m di profondità, costituito da 9 ascensori che permettono diversi livelli di essere creato e supportato da tre ascensori principali, che portano scenario dal basso stadio
Zone di compensazione, 4 aree di stoccaggio con le stesse dimensioni del palcoscenico
Dietro le quinte zona, con i suoi giradischi paesaggio
Area di circolazione, scenario memorizzati temporaneamente tra la fase, workshop e stage prove
Prova fase, la Gounod Salle, con la sua buca dell'orchestra e dimensioni identiche a quelle del palco principale


L'edificio

Area a livello del suolo: 22.000 m²
Superficie: 160.000 m²
Altezza totale: 80 m (di cui 30 m sotto il livello della strada)


Le sale
L'auditorium principale

Superficie: 1.200 m², 5% del totale per la costruzione
Dimensioni: 20 m di altezza, 32 m di profondità, 40 m di larghezza
Numero di posti: 2703
Materiali: granito blu dal Lannelin in Bretagna, pero dalla Cina, soffitto di vetro


L'anfiteatro

Superficie: 700 m²
Profondità: 21,4 m
Numero di posti: 450
Materiali: bianco breccia di marmo di Verona, soffitto personale


Lo Studio

Superficie: 280 m²
Profondità: 19,5 m
Numero di posti: 237
Materiali: marmo bianco breccia da Verona e pero

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